(segue) Discorso di Trieste
(20 settembre 1920)
[Inizio scritto]
È un peccato che gli
stranieri ci conoscano poco
ma è anche più grave che
gli italiani conoscano poco l'Italia
perché se la
conoscessero
si vedrebbe che molti popoli d'oltre confine sono
ancora più indietro di noi
si saprebbe che nel campo
industriale il più potente impianto idroelettrico del mondo è
in Italia. E non mi si parli di forze reazionarie in Italia. Mi fanno
ridere quelli che parlano di governo reazionario
specialmente se
sono elementi immigrati o rinnegati di Trieste; perché se c'è
un paese al mondo dove la libertà sta per sconfinare nella
licenza
dove la libertà è patrimonio inviolabile di
tutti i cittadini
è l'Italia.
Non si è visto ancora in
Italia quello che si è visto in Francia
dove per uno sciopero
politico la Repubblica francese ha sciolto la Confederazione generale
del Lavoro
ha legato i capi e li tiene ancora in galera; non si è
visto ancora quello che si è visto in Inghilterra
dove
elementi cosiddetti non desiderabili sono spediti oltre la Manica
e
non si è visto ancora in Italia quello che si è visto
compiuto nell'ultra democratica repubblica degli Stati Uniti
dove in
una sola notte 500 cosiddetti sovversivi vengono legati e spediti in
24 ore oltre l'Atlantico. Se c'è qualche cosa da dire è
questo: è tempo di imporre una ferrea disciplina ai singoli ed
alle folle
perché un conto è la rinnovazione sociale
alla quale non siamo contrari
e un conto è la dissoluzione in
casa. Finché si parla di trasformazione
noi ci siamo tutti
ma quando invece si vuol fare il salto nel buio
allora noi poniamo
il nostro alto là. Passerete
diciamo
ma passerete sui nostri
corpi; prima dovete vincere la nostra resistenza.
Ora
dopo mezzo secolo di vita
italiana
che io vi ho così schematicamente riassunto
Trieste
è italiana e sul Brennero sventola il tricolore. Se fosse
possibile attardarci un minuto a misurare la grandiosità
dell'evento
voi trovereste che il fatto che sul Brennero ci sia il
tricolore
è un fatto d'importanza capitale
non solo nella
storia italiana
ma anche nella storia europea. Il tricolore sul
Brennero significa che i tedeschi non caleranno più
impunemente nelle nostre contrade. Si sono messi tra noi e loro i
ghiacciai e sopra i ghiacciai quei magnifici alpini che andavano
all'assalto del Monte Nero
che si sono sacrificati all'Ortigara ed
hanno sulle loro bandiere il motto: «Di qui non si passa».
(Applausi fragorosi).
(segue...)
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