(segue) Discorso di Trieste
(20 settembre 1920)
[Inizio scritto]

      Ora amici che ascoltate dopo questo periodo sul principio dell'800 in cui l'Italia era divisa in sette piccoli Stati sorse una generazione di poeti: la poesia ha anche il compito di suscitare l'entusiasmo e di accendere le fedi e non per niente il più grande poeta dell'Italia moderna lo vogliano o no gli scribi che non sanno esprimere nel loro cervello un'ideuzza il più grande poeta d'Italia Gabriele d'Annunzio realizza nella magnifica unità di pensiero e di sentimento l'azione che è una caratteristica del popolo italiano. (Il pubblico scatta in piedi al grido di: Viva d'Annunzio viva Fiume).
      Siamo orgogliosi di essere italiani non già per un criterio di gretto esclusivismo. Lo spirito moderno ha il timpano auricolare teso verso la bellezza e la verità. Non si può pensare un uomo moderno che non abbia letto Cervantes Shakespeare Goethe che non abbia letto Tolstoi. Ma tutto questo non deve farci dimenticare che noi abbiamo tenuto il primato che noi eravamo grandi quando gli altri non erano ancora nati che mentre il tedesco Klopstock scriveva la verbosa Messiade Dante Alighieri dal 1265 al 1321 giganteggiava. E abbiamo ancora la scultura di Michelangelo la pittura di Raffaello l'astronomia di Galileo la medicina di Morgagni e accanto a questi il misterioso Leonardo da Vinci che eccelle in tutti i campi e se volete passare all'arte della politica e della guerra ecco Napoleone ma soprattutto Garibaldi latinamente italiano.
      Queste sono le Dolomiti del pensiero dello spirito italiano ma accanto a queste Dolomiti quasi inaccessibili c'è un panorama di culmini e di vette minori che dimostrano che non si può assolutamente pensare alla civiltà umana senza il contributo formidabile recatovi dal pensiero italiano. E questo bisogna ripetere qui dove stanno ai nostri confini tribù più o meno abbaianti lingue incomprensibili e che pretenderebbero soltanto perché sono in tanti di sopprimere e soppiantare questa nostra meravigliosa civiltà che ha resistito due millenni e si prepara a resistere il terzo.

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