(segue) Replica ai Deputati
(17 novembre 1922)
[Inizio scritto]

      Noi faremo una politica di necessaria severità. Cominceremo da noi stessi. Solo così potremo esercitarla verso gli altri. Del resto il proletariato ha assistito al nostro movimento senza neppure tentare uno sciopero generale che innegabilmente ci avrebbe dato fastidio. Ha capito che bisognava spalancare le finestre perché l'aria di un certo ambiente era appestata. L'intuito profondo che guida le masse e spesso manca ai capi ha consigliato al proletariato un atteggiamento di benevola aspettativa.
      Non dite che noi faremo del servilismo verso la classe capitalistica. Siamo stati noi i primi a distinguere tra borghesia e borghesia. C'è una borghesia che voi stessi rimettete nel piano della sua storica necessità tecnica; c'è una borghesia intelligente e produttiva che crea e dirige le industrie di cui non si può fare a meno. Se le classi capitalistiche sperano di avere da noi privilegi speciali tali privilegi non avranno mai. D'altra parte se alcuni ceti di operai già sufficientemente imborghesiti volessero ricattare il Governo per averne favori elettorali si disingannino. Questo non otterranno mai.
      Sono in certo senso lieto che la Camera abbia compreso che il mio duro linguaggio di ieri non si riferiva alla generalità e che ho distinto il giudizio da quello dato sul Senato. Il mio linguaggio aveva riferimenti precisi e concreti nettamente individuali. Si trattava di questa Camera di tutto quello che ognuno di noi ha tante volte rilevato con disgusto. Era logico che io dicessi a questa Camera: o ti adatti alla coscienza della nazione o devi scomparire!
      On. Cao le sue dichiarazioni non mi toccano. Adesso il Partito Sardo d'Azione va correggendo la sua linea di condotta; adesso sente che veramente ha esagerato. Ma io coi miei propri occhi ho letto su certi giornaliero. I giornali non sono i partiti!
      Mussolini. Li rappresentano però. Si parlava in essi di una vaga federazione mediterranea di cui dovevano far parte la Sardegna la Corsica eccetera.

(segue...)