(segue) Replica ai Senatori
(27 novembre 1922)
[Inizio scritto]

      Sono stato io che per carità di Patria ho detto che bisognava subordinare e impulsi e sentimenti ed egoismi agli interessi supremi della Nazione ed ho subito immesso questo movimento sui binari della costituzione.
      Ho fatto un Ministero con uomini di tutte le parti della Camera non ho avuto scrupolo di metterci dentro un membro del vecchio Ministero; guardavo ai valori tecnici non mi interessavano tanto le etichette politiche.
      Ho fatto un Ministero di coalizione l'ho presentato alla Camera ho chiesto il voto il giudizio della Camera. Ho pensato che la Camera quella Camera fosse un poco cambiata. Quando mi sono accorto che 38 oratori avevano presentato 36 ordini del giorno allora mi sono detto che non è forse necessario abolire il Parlamento ma che il Paese gradirebbe assai un certo periodo di astinenza parlamentare. Non ho dunque intenzione di abolire la Camera di abolire tutto ciò che è il risultato ed il frutto della rivoluzione liberale.
      Io posso valutare tutto ciò filosoficamente da un punto di vista che si potrebbe chiamare negativo; ma la filosofia deve tacere di fronte alle necessità politiche. Ma intendiamoci che cosa è questo liberalismo questa pratica del liberalismo? Perché se c'è qualcuno che ritiene che per essere perfetti liberali occorre dare la libertà a qualche centinaio di incoscienti di fanatici di canaglie la libertà di rovinare 40.000.000 di italiani io mi rifiuto energicamente di dar questa libertà.
      Signori non ho feticci e quando si tratta degli interessi della Nazione non ho nemmeno il feticcio della libertà. Ecco perché quando mi si è parlato della libertà di stampa io che son giornalista ho detto che la libertà non è solo un diritto ma è un dovere; e quello che è successo dopo in certi giornali romani mi dimostra esattamente che qualche volta si dimentica che la libertà è un dovere; ragione per cui il Governo ha diritto di intervenire; se non lo facesse sarebbe insufficiente la prima volta ed in seguito sarebbe suicida.

(segue...)