(segue) Tempo secondo
(1 gennaio 1923)
[Inizio scritto]

      I tremori della vecchiaia, insomma, e le impazienze della giovinezza. Il secondo tempo deve armonizzare il vecchio col nuovo: ciò che di sacro e di forte sta nel passato, ciò che di sacro e di forte ci reca nel suo inesauribile grembo, l'avvenire.