(segue) Per le convenzioni di Washington
(6 febbraio 1923)
[Inizio scritto]

      Non è il caso di valutare ai fini della pace queste convenzioni. Queste convenzioni rappresentano un respiro, un sollievo.
      Che gli uni l'abbiano avuto, questo sollievo, o lo abbiano chiesto per egoismo, che gli altri lo abbiano fatto per idealismo, non è qui il caso di indagare. In generale non si arriva mai ad indagare sufficientemente il motivo recondito delle azioni umane, sieno individuali o di popoli.
      Ad ogni modo dichiaro che l'Italia ha fatto benissimo ad aderire a questa Convenzione, sarebbe apparsa in faccia a tutto il mondo come una Nazione avventurosa e guerrafondaia, quale non può essere pel nostro temperamento né pei nostri obiettivi.
      Ancora il fatto che il Governo fascista chieda alla Camera questa ratifica, caratterizza nelle sue linee generali la politica estera del Fascismo.