(segue) La nuova politica estera
(16 febbraio 1923)
[Inizio scritto]

      Anche l'altro gesto che consisteva nella mediazione non poteva essere compiuto, perché non si fanno mediazioni di nessun genere, se non sono richieste e gradite.
      Del resto l'Inghilterra si è limitata alla non partecipazione tecnica nelle operazioni nel bacino della Ruhr, ma non ha spinto il dissenso con la Francia fino a ritirare le sue truppe dalla Renania.
      Giova ancora aggiungere del resto che la Francia non ci ha richiesto fino a questo momento una forma di solidarietà più recisa. Se questo avvenisse, è chiaro che l'Italia si riserverebbe di porre sul tappeto tutto il complesso sistema delle relazioni tra i due paesi.
      Quanto alle Convenzioni di Santa Margherita, che la Camera è invitata ad approvare, esse rappresentano l'ultima fase del nostro triste e lamentevole dramma adriatico.
      Io qui potrei rispondere nei dettagli: potrei, per esempio, dimostrare all'onorevole Chiesa che proprio ieri, in data 8 febbraio, ho ricevuto da Belgrado questo telegramma:
      «Questo ministro Jugoslavo comunica che sono stati impartiti ordini alle autorità di Spalato perché i locali di codesta scuola siano evacuati e messi a disposizione della scuola stessa, nonché sia liberato e restituito l'alloggio annesso a codesta chiesa di San Spirito».
      Potrei correggere altre inesattezze, ma non è mio compito; non vale la pena di discendere a discussioni di dettaglio. Sono sempre d'avviso che bisogna applicare queste Convenzioni per provarle.
      Non mi sento di difendere con troppe parole un trattato che non ho approvato quando fu concluso, e che ritengo anche oggi in molte delle sue parti assurdo e lesivo agli interessi italiani. Ma le cose stanno oggi in questi termini: o applicare definitivamente il trattato o denunziarlo. Poiché denunziarlo non si può nelle attuali condizioni e poiché la denunzia significherebbe riaprire tutta la questione, non resta che l'applicazione leale e scrupolosa da parte nostra come leale e scrupolosa dovrà essere dalla parte di Belgrado.

(segue...)