(segue) I primi sei mesi di Governo
(8 giugno 1923)
[Inizio scritto]

      Concedeva alla Germania una moratoria di quattro anni e riduceva le forniture in natura a limitatissime quantità di carbone.
      Prospettava un debito supplementare tedesco, capitalizzando al 1923, in una cifra di altri diciassette miliardi, gli interessi non pagati sui cinquanta durante i quattro anni di moratoria, ma sottoponeva la possibilità di questo debito supplementare al giudizio di una Commissione internazionale, di guisa che la sua consistenza appariva assai dubbia. Domandava infine l'impegno, per ciò che si riferisce al pagamento delle riparazioni dovute dall'Austria, dalla Bulgaria e dall'Ungheria, di accettare le proposte che l'Inghilterra si riservava di avanzare, proposte, cioè, di annullamento di quei debiti, come è risultato dalle dichiarazioni successive.
      La quota italiana di riparazioni che il progetto italiano fissava in cinque miliardi di marchi oro, si riduceva così nel progetto inglese a meno della metà; mentre annullando i buoni C si aboliva con nostro danno, da un lato, la solidarietà tedesca sui debiti minori ex-nemici, e si rendeva, dall'altro, impossibile l'esecuzione dell'accordo del marzo 1921, che assicura seri vantaggi all'Italia, sulla base dei buoni C. La maggiore percentuale sui diciassette miliardi, rappresentanti gli interessi di moratoria capitalizzati al 1923, non poteva servire nei riguardi dei debiti americani, dato il carattere aleatorio di questi diciassette miliardi.
      Non ricordo tutto ciò per aprire o riaprire polemiche, ma soltanto per precisare i termini di quello che fu e rimane un tentativo notevole di trovare una soluzione alla grave questione, tentativo che contiene elementi pregevoli, che potranno essere utilmente ripresi nel caso di una sistemazione definitiva.
      Alla presentazione del progetto inglese seguì a breve distanza la conclusione di accordi tra l'Inghilterra e l'America sul progetto dei debiti ad opera dell'allora Cancelliere dello Scacchiere ed oggi Primo Ministro britannico.

(segue...)