(segue) I primi sei mesi di Governo
(8 giugno 1923)
[Inizio scritto]
La Conferenza di Losanna che, dopo
la nota interruzione del febbraio scorso ha ripreso i suoi lavori il
23 aprile, li va lentamente ultimando, attraverso le non lievi
difficoltà di varia natura, dipendenti dalla delicatezza e
complessità delle questioni sottoposte al suo esame. L'azione
svolta in ogni circostanza dalla delegazione italiana, è stata
sempre improntata alla più serena ed equanime obbiettività,
e l'efficacia di essa è stata riconosciuta e generalmente
apprezzata al suo giusto valore.
L'Italia non può non
considerare quali suoi vitali interessi il pronto ritorno alla
normalità dei liberi traffici in Levante, lo sviluppo
economico e il civile progresso di tutti i popoli abitanti sulle
sponde del Mediterraneo orientale.
Quantunque non ancora tutte le
questioni in discussione siano state risolte a Losanna, pure, per
alcune di quelle che più direttamente interessavano il nostro
Paese, si è raggiunta una soluzione in complesso
soddisfacente.
La riserva sollevata dal Governo
di Angora circa l'attribuzione all'Italia dell'isola di Castelrosso,
il cui possesso da parte nostra non potrebbe in alcun modo
giustificare un eventuale sospetto di nostre mire aggressive nei
riguardi della Turchia, è stata esplicitamente da questa
ritirata.
La nostra bandiera, già
salutata fin dal suo apparire nell'isola, come simbolo di tranquillo
benessere, continuerà a proteggere nell'avvenire una
popolazione, che a noi plebiscitariamente si è affidata.
Per la nostra marina mercantile,
che attraverso secolare tradizione è la più interessata
nei mari del Levante, contribuendo così efficacemente allo
sviluppo dei traffici della Turchia, si è potuto ottenere da
questa che per due anni, dopo i quali sarà possibile
concludere diretti accordi con il Governo turco, siano rispettati i
diritti acquisiti in materia di cabottaggio, lungo le coste di quello
Stato.
(segue...)
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