(segue) I primi sei mesi di Governo
(8 giugno 1923)
[Inizio scritto]

      Restano a Losanna tuttora in discussione alcune importanti questioni di interesse generale, quali quelle riferentisi al servizio del debito pubblico ottomano ed altre di natura economica, che mi auguro possano essere rapidamente risolte.
      Gli attuali rapporti con la Russia sono regolati dagli accordi preliminari italo-russo ed italo-ukraini del 26 dicembre 1921. Proprio di questi giorni sono stati presentati al Parlamento progetti per la conversione in legge dei Regi decreti del 31 gennaio 1922, con i quali i detti accordi erano stati approvati, e che avevano trovato qualche ostacolo nella loro applicazione pratica, dando pretesto ai russi di violare gli accordi.
      Noi non intendiamo così di rimuovere questi ostacoli per rendere più facili i rapporti economici fra i due paesi, e preparare il terreno alla eventualità di una intesa a base più larga senza soverchie illusioni, ma senza prevenzioni dannose. I contatti tra i due paesi a sistema i primi sei mesi di governo economico diverso, evidentemente presentano gravissime difficoltà che non sono però insormontabili, se dalle due parti ci sia la buona volontà di rimuoverle. La politica dell'Italia verso la Russia è chiara e non può dar luogo ad equivoci.
      La presentazione al Parlamento dei decreti in parola è una prova di più delle nostre intenzioni e ci dà il diritto di attenderci dal Governo di Mosca la scrupolosa osservanza dei patti firmati, e fra i patti firmati è bene che il Governo russo ricordi l'impegno assunto di astenersi da ogni atto o iniziativa ostile al Regio Governo, ed a qualsiasi propaganda diretta o indiretta contro le istituzioni del Regno.
      Non credo, per l'economia di questo discorso, scendere ad ulteriori dettagli. Dirò solo che particolarmente cordiali sono i rapporti fra Stati Uniti e Italia, e sono lieto di aggiungere che tanto il Governo quanto il popolo americano hanno pienamente compreso la nuova situazione politica italiana.

(segue...)