(segue) I primi sei mesi di Governo
(8 giugno 1923)
[Inizio scritto]
Va da sé che questo
rastrellamento continua con la maggiore energia.
Poi ho dovuto reprimere ogni atto
di illegalismo: si dice che qualche bicchiere di olio di ricino viene
ancora distribuito qua e là; ma ho già detto all'altro
ramo del Parlamento che i colpevoli di questi reati vengono
severamente puniti.
Tutti questi provvedimenti
sarebbero stati insufficienti se io non avessi restituito la piena
autorità ai prefetti delle provincie. Ripeto ancora una volta
che il Prefetto e il Questore sono gli unici legittimi autorizzati
rappresentanti dell'autorità dello Stato nelle provincie del
Regno.
Poi, vincendo le resistenze
legittime del mio amico De Stefani, ho migliorato le condizioni dei
funzionari di P. S., i quali sono oggi validamente tutelati in senso
morale e politico dal Governo.
Ma il problema più spinoso,
che ho dovuto affrontare e risolvere e l'ho risolto, è il
problema degli squadrismi. Ognuno di questi squadrismi era un
grandissimo colpo di piccone all'autorità dello Stato e
siccome io penso, per assioma, che lo Stato ha il diritto e il dovere
di avere forze armate, ho detto che queste multicolori camicie, ad un
dato momento, dovevano essere completamente bandite dalla
circolazione. E ce ne erano delle nere, delle azzurre, delle cachi,
delle rosse, delle grigie, delle verdi, e delle bianche. Vi ripeto
che non era un problema facile, perché molti di questi
squadrismi agivano sul terreno nazionale, comprendevano patrioti,
ex-combattenti, feriti, mutilati e decorati. Ma bisognava finirla, ed
allora un decreto del Consiglio dei Ministri ha deciso che dal 1°
febbraio tutti gli squadrismi erano aboliti, non si permettevano che
squadrismi di gente di età inferiore ai 12 anni. La misura è
stata generalmente osservata, ma c'era uno squadrismo speciale che mi
poneva avanti ad un problema con riflessi di ordine morale e storico:
il problema dello squadrismo fascista. Bisognava disperderlo, dire a
questa gente: «andate a casa, tutto è finito»? Non
si poteva! Prima di tutto perché sarebbe stata una
ingratitudine enorme, in secondo luogo perché sarebbe stato
pericoloso; e d'altra parte dovevo trasformare questo squadrismo, che
aveva agito sul terreno dell'illegalismo, in un organo che fosse alle
dipendenze dirette dello Stato. Ci sono riuscito, non completamente,
ma dovete pensare che gli squadrismi sono stati aboliti al 1°
febbraio di quest'anno di grazia e non si può in tre mesi
prendere dei giovani, che erano stati abituati per due anni ad una
ginnastica specialissima, e farne dei soldatini di piombo.
(segue...)
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