(segue) La riforma elettorale
(15 luglio 1923)
[Inizio scritto]

      Ma lo squadrismo diventa milizia. E vi è un altro fatto che sta trasformando radicalmente l'essenza del Fascismo. Il partito che da una parte diventa milizia, dall'altra diventa amministrazione e Governo.
      È incredibile come cambia il capo squadra che è diventato assessore, o sindaco. Ha un'altr'aria. Comprende che non si può andare all'assalto dei bilanci dei comuni, ma bisogna studiarli; bisogna applicarsi all'amministrazione che è una cosa dura, arida, difficile. E siccome i comuni conquistati dai fascisti sono ormai parecchie migliaia, voi vedete che a poco a poco questa trasformazione del. Fascismo in un organo di amministrazione, quindi necessariamente calmo e delimitato, avviene, e sarà presto un fatto compiuto.
      Voi dite: «Quando cesserà questa pressione morale del Fascismo?». Comprendo che ne siate ansiosi, è umano; dipende da voi.
      Voi sapete che io sarei felice domani di avere nel mio Governo i rappresentanti diretti delle masse operaie organizzate. Vorrei averli con me, vorrei dare a loro anche un dicastero delicato, perché si convincessero che l'amministrazione dello Stato è una cosa di straordinaria difficoltà e complessità, che c'è poco da improvvisare, che non bisogna fare tabula rasa come è accaduto in qualche rivoluzione, perché, dopo, bisogna ricostruire. E non si può prendere un Krilenko o un cuoco della divisione di Pietrogrado per farne un generale, perché dopo dovete chiamare un Brussilov.
      Insomma finché esistono degli oppositori che invece di rassegnarsi al fatto compiuto pensano ad una riscossa, noi non possiamo disarmare.
      Ma vi dico di più: che la esperienza anche ultima che avete tentato, quella dello sciopero dell'anno scorso, vi deve avere convinti ormai che su quella strada andrete alla perdizione, mentre viceversa dovete rendervi conto una buona volta, se avete nelle vostre vene un po' di dottrina marxista, che c'è una situazione nuova alla quale dovreste, se siete intelligenti, e pensosi delle classi che dite di rappresentare, adeguare il vostro spirito. E del resto dica Colombino, che è amico di D'Aragona, dica se sono nemico degli operai, smentisca quello che affermo, che 6000 operai del Consorzio metallurgico italiano oggi lavorano perché li ho aiutati, e ho fatto il mio dovere di cittadino e capo del Governo italiano.

(segue...)