(segue) Al popolo di Bologna
(29 ottobre 1923)
[Inizio scritto]

      Queste adunate di popolo segneranno delle date storiche. Riuniti sin qui in questa piazza vetusta e gloriosa, voi, o bolognesi, che avete conosciuto nella vostra storia tutte le bellezze e tutti gli ardimenti, voi oggi rinnovate il giuramento solenne che si compendia in queste parole: indietro non si torna più! I tempi tristi ed oscuri sono cancellati per sempre, e se io vi domandassi in quest'ora solenne il giuramento, un grido, una parola, un monosillabo che riassume tutto il nostro orgoglio e tutta la nostra speranza, voi certamente questa parola la direste. Ebbene, o bolognesi, o fascisti, o Camicie Nere, siete sempre disposti a dare la prova migliore della disciplina e della fede? Siete disposti a rinnovare e riprendere la marcia?
      (La moltitudine risponde con due formidabili: Sì!).
      Alzate i vostri moschetti, o Camicie Nere, alzate i gagliardetti, o alfieri, e salutate la storia d'Italia, l'avvenire immancabile della nostra adorabile Patria.