Le medaglie dell'Unità
(11 novembre 1923)
A Palazzo Salviatì
in Roma, l'undici novembre 1923, ebbe luogo la cerimonia della
distribuzione delle medaglie della unità d'Italia, fatta dalla
Sezione romana delle Madri e Vedove dei Caduti ai grandi mutilati ed
ai grandi invalidi. In questa occasione, il Duce pronunziò le
seguenti parole:
Prima di andarmene, desidero,
signore e miei cari commilitoni, dirvi poche parole. Questa cerimonia
intima e perciò eminentemente suggestiva, è degna
dell'altra alla quale ho assistito poco fa alla caserma del Macao.
Questa cerimonia stringe i rapporti che devono essere sempre più
profondi fra tutti coloro che hanno vissuto e sofferto nella guerra
vittoriosa.
Mi si è data una medaglia
dell'unità italiana. Io non so se, nella mia qualità di
Capo del Governo, certo nella mia qualità di fascista e di
italiano, ho il dovere di dichiararvi che forse l'unità non è
ancora perfetta. È inteso quindi che si tratta della unità
che abbiamo raggiunto con la sempre più splendida vittoria del
Piave del 24 ottobre 1918. Tutti coloro che a questa vittoria hanno
partecipato marciando verso le frontiere, soggiornando nelle trincee
— e non era sempre un soggiorno piacevole come voi sapete,
andando all'assalto, lasciando al di là dei reticolati
brandelli di carne viva e spesso la vita — tutti sono nel cuore
del Governo, tutti devono essere nel profondo del cuore del popolo
italiano e sarebbe assai triste il giorno in cui il popolo italiano
non avesse più il rispetto massimo per coloro che sono stati
gli artefici della incomparabile vittoria della nostra Patria.
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