(segue) La situazione politica internazionale
(16 novembre 1923)
[Inizio scritto]
La soluzione, che chiamerò
italiana, del problema delle riparazioni, si trova sulla linea di
equilibrio degli interessi opposti, ed essa risponde anche al
superiore interesse della giustizia.
Vengo ora al secondo argomento
della mia esposizione: Corfù, Lega delle Nazioni.
Sulla fine di agosto fu commesso
nel territorio di Janina l'orribile delitto che tutto il mondo civile
ha deplorato.
Bene ha fatto l'altro giorno il
Senato a rivolgere un pensiero devoto e riverente verso quei soldati
d'Italia che sono caduti nell'adempimento di un dovere che si
potrebbe ritenere più sacro di tutti gli altri!
Per uno strano ritardo nelle
comunicazioni, che sarebbe facile a spiegare, ebbi notizia
dell'assassinio la sera del 28 agosto. Consultai i capi militari e
decisi di inviare l'intimazione che conoscete.
Diedi 24 ore di tempo; nel
frattempo gli ordini per il raccoglimento delle truppe e della marina
venivano diramati ed effettuati; tanto che, con una rapidità,
che ha sorpreso l'Europa, scaduto il termine, in appena 36-40 ore,
6000 soldati di fanteria erano sulle nostre navi, e molte unità
si dirigevano a Corfù dove ancoravano alle ore 16 del 31
agosto.
Nella comunicazione che io inviai
alle Potenze era specificato il carattere dell'occupazione di Corfù:
era una presa di pegno, necessariamente temporanea. Se la Grecia
avesse fatto fronte alle richieste dell'Italia, la durata di questa
presa di pegno sarebbe stata breve, brevissima.
Signori, non dovete credere che
l'occupazione di Corfù sia stata fatta soltanto per prendere
un pegno; essa è stata fatta anche per rialzare il prestigio
dell'Italia.
Io non so se abbiate l'abitudine
di leggere i giornali balcanici e specialmente quelli di Atene.
Ebbene in questi Stati, fra quelle popolazioni, dopo l'infausto
sgombro di Valona, il prestigio dell'Italia era ormai a terra. La
Grecia, molto abilmente, fece ricorso alla Società delle
Nazioni dicendo che il caso cadeva sotto gli art. 12, 13 e 15 del
Patto della Lega stessa. La Lega delle Nazioni si precipitò su
questo episodio con vera frenesia; e perché era un episodio
drammatico, e perché accadeva mentre la Assemblea sedeva a
Ginevra, e perché finalmente era un caso che avrebbe dato la
possibilità a questo areopago di emettere un verdetto storico.
(segue...)
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