(segue) La situazione politica internazionale
(16 novembre 1923)
[Inizio scritto]
Fino all'ultimo momento, quando
avevo già dato l'ordine alla flotta italiana di sgombrare
Corfù, di ritornare in Italia, la Grecia cercava ancora le vie
tortuose per rimettere al giudizio del Tribunale dell'Aja il
pagamento più o meno immediato di 50.000.000. E solo quando
diedi l'ordine alla flotta di tornare nuovamente a Corfù, ed
essa si presentò all'una dello stesso giorno colà, la
Grecia finalmente si decise a pagare.
Ma intanto l'episodio di Corfù,
che a mio avviso è d'importanza capitale nella storia
d'Italia, prima di tutto perché ha chiarito più che con
molti volumi la situazione a gran parte degli italiani, poneva il
problema della Società delle Nazioni davanti alla coscienza
nazionale italiana. Il pubblico italiano non si era mai
eccessivamente interessato della Società delle Nazioni; si
credeva che fosse una cosa morta, accademica, senza importanza
alcuna.
In realtà questa Società
delle Nazioni, limitandosi al continente europeo, non ha la Germania
e non ha la Russia. Singolare il caso degli Stati Uniti che, pur
avendo dato il profeta di questo organismo, non ne fanno in alcun
modo parte.
Allo stato degli atti la Società
delle Nazioni è un duetto franco-inglese; ognuna di queste
potenze ha i suoi satelliti e i suoi clienti, e la posizione
dell'Italia fino a ieri, nella Lega delle Nazioni, è stata di
assoluta inferiorità.
Vi do delle cifre: l'Inghilterra
ha 326 impiegati nella Società delle Nazioni; la Francia 180;
la Svizzera 178; l'Italia 25. Più importanti ancora sono le
cifre che riguardano gli assegni dalle quali risulta, per esempio,
che l'Inghilterra prende per i suoi impiegati più di quanto
essa paghi. Totale degli assegni dell'Inghilterra: 3.265.000 lire;
contributo: 2.583.000 lire; Francia, assegni: 2.499.000; contributo:
2.120.000 lire; l'Italia, assegni: 480.000 lire; contributo:
1.600.000. Su sei Commissioni cinque sono monopolizzate dalla
Francia, una dall'Inghilterra, nessuna dall'Italia. Questa è
la situazione, come vi dicevo, di netta inferiorità.
(segue...)
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