(segue) All'Assemblea del Partito Nazionale Fascista
(28 gennaio 1924)
[Inizio scritto]
Accoglieremo quindi, al di fuori,
al di sopra e contro i Partiti, nelle nostre file, tutti quegli
uomini che sono disposti a darci la loro attiva disinteressata
collaborazione, restando bene inteso che la maggioranza dev'essere
riservata al nostro Partito.
Né vale la pena di disputar
attorno a nominalismi privi di senso, come la transigenza e la
intransigenza. Siamo di una coerenza che si può veramente
chiamare perfetta, perché siamo sulla linea che promana dal
modo di governo imposta con la entrata vittoriosa delle Camicie Nere
in Roma: la costituzione del Governo Fascista al di fuori di tutti i
Partiti e al di fuori di qualsiasi designazione di ordine
parlamentare. Bisogna ricordare che allora io mi rifiutai di fare un
Governo, non dico dittatoriale di pochissimi elementi, non dico
composto in totalità di fascisti, ma feci un Governo di
coalizione e fummo allora così spregiudicati in questo nostro
criterio di utilizzare gli uomini, che taluni elementi del vecchio
Governo entrarono a far parte del nuovo e, aggiungo, che di essi non
ho avuto a dolermi. La nostra intransigenza non è formale, è
sostanziale; e a questa intransigenza sostanziale, che io chiamerò
strategica, non rinunceremo mai.
Se mi fosse concesso di chiudere
in sintesi quello che sembra il dato fondamentale di questi ultimi
tempi, io direi che essi segnano il declino fatale ed inevitabile di
tutte le dottrine e di tutte le esperienze socialistiche. Mentre la
Russia attraverso la «Nep» torna al capitalismo e chiede
al capitalismo occidentale i mezzi per la sua ricostruzione
economica, in Germania gli ultimi conati di sinistra sono
ridicolmente falliti senza resistenza di sorta e spesso, come in
Sassonia, nello scandalo e nella vergogna: in Francia la lotta tra
frazioni sindacali e frazioni politiche ha ormai raggiunto il
parossismo: in Inghilterra l'avvento del Labour Party non è
destinato a scardinare il mondo e nemmeno l'Impero Britannico. Mac
Donald non realizzerà il socialismo e non andrà a
sinistra. Il monito agli insorti indiani è di una
straordinaria significazione e deve avere gelato il cuore a molti
melanconici di casa nostra.
(segue...)
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