(segue) All'Assemblea del Partito Nazionale Fascista
(28 gennaio 1924)
[Inizio scritto]
Giuro, a voi, Berta, che siete il
padre di uno dei nostri martiri più cari, di uno che fu ucciso
nel più atroce dei modi — credo che l'Arno in tanti
secoli non abbia mai visto delitto più abbominevole —
ebbene giuro a voi, giuro alla memoria di tutti i nostri martiri,
giuro, sicuro di interpretare il vostro intimo pensiero, che noi,
ieri come oggi ed oggi come domani, quando si tratta della Patria e
del Fascismo, siamo pronti ad uccidere come pronti a morire.
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