(segue) Al gran Rapporto della Milizia
(1 febbraio 1924)
[Inizio scritto]
Portiamo la loro memoria nel
profondo dei nostri cuori. Essi costituiscono, più di tutte le
tessere, il cemento sacro che avvince tutti i fascisti, dal Capo
all'ultimo dei gregari.
Generale! Voi avete tracciato la
storia breve ma già luminosa della Milizia. Voi sapete che io
non vivo del passato: per me il passato non è che una pedana
dalla quale si prende lo slancio verso il più superbo
avvenire.
Chiamate questi uomini a gridare,
attraverso il giuramento, la loro purissima fede. Sia il grido alto
come una fiamma che sgorga da tutti i cuori, sia veramente non un
atto formale ma una dedizione totale per la vita e per la morte!
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