(segue) Preludio al Machiavelli
(30 aprile 1924)
[Inizio scritto]
Non dirò nulla di nuovo.
La domanda si pone: a quattro
secoli di distanza che cosa c'è ancora di vivo nel Principe? I
consigli del Machiavelli potrebbero avere una qualsiasi utilità
anche per i reggitori degli Stati moderni? Il valore del sistema
politico del Principe è circoscritto all'epoca in cui fu
scritto il volume, quindi necessariamente limitato e in parte caduto,
o non è invece universale e attuale? Specialmente attuale? La
mia tesi risponde a queste domande. Io affermo che la dottrina di
Machiavelli è viva oggi più di quattro secoli fa,
poiché se gli aspetti esteriori della nostra vita sono
grandemente cangiati, non si sono verificate profonde variazioni
nello spirito degli individui e dei popoli.
Se la politica è l'arte di
governare gli uomini, cioè di orientare, utilizzare, educare
le loro passioni, i loro egoismi, i loro interessi in vista di scopi
d'ordine generale che trascendono quasi sempre la vita individuale
perché si proiettano nel futuro, se questa è la
politica, non v'è dubbio che l'elemento fondamentale di essa
arte, è l'uomo. Di qui bisogna partire. Che cosa sono gli
uomini nel sistema politico di Machiavelli? Che cosa pensa
Machiavelli degli uomini? È egli ottimista o pessimista? E
dicendo «uomini» dobbiamo interpretare la parola nel
senso ristretto degli uomini, cioè degli italiani che
Machiavelli conosceva e pesava come suoi contemporanei o nel senso
degli uomini al di là del tempo e dello spazio o per dirla in
gergo acquisito «sotto la specie della eternità»?
Mi pare che prima di procedere a un più analitico esame del
sistema di politica machiavellica, così come ci appare
condensato nel Principe, occorra esattamente stabilire quale concetto
avesse Machiavelli degli uomini in genere e, forse, degli italiani in
particolare. Orbene, quel che risulta manifesto, anche da una
superficiale lettura del Principe, è l'acuto pessimismo del
Machiavelli nei confronti della natura umana. Come tutti coloro che
hanno avuto occasione di continuo e vasto commercio coi propri
simili, Machiavelli è uno spregiatore degli uomini e ama
presentarceli come verrò fra poco documentando — nei
loro aspetti più negativi e mortificanti.
(segue...)
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