(segue) All'Assemblea dell'Istituto Nazionale di Agricoltura
(2 maggio 1924)
[Inizio scritto]

      Unire gli sforzi di tutti i paesi del mondo per la prosperità della scienza agraria, per la migliore e più pronta conoscenza delle sue condizioni e dei migliori metodi di coltura, per lo studio delle leggi e delle istituzioni che mirano al suo miglioramento ed a quello di tutti coloro che vi spendono la loro diuturna fatica è compito grande; è il compito di questo Istituto. Ed io ascrivo a grande ventura per l'Italia che in essa l'Istituto abbia sede; ventura meritata, poi che soltanto sul nostro suolo la geniale idea dell'Americano, la cui figura è sempre qui presente ed il posto segnato, trovò accoglienza presso il primo cittadino d'Italia, presso la Maestà Vostra che ne acquistò nuovi diritti di riconoscenza verso il nostro Paese ed il mondo intero. Fecondo suolo quello d'Italia, Sire, Signori, non meno per le idee che per le messi!
      Ed ecco per quale ordine di ragioni, internazionali e nazionali ad un tempo, il Governo italiano considera con la più grande simpatia questo Istituto, ne auspica e fermamente ne vuole la maggiore prosperità e l'incremento progressivo. Mi è grato affermarlo ed assicurare che a tali scopi tenderemo con costante intendimento e con energia, animati dalla bontà dell'intento e dalla cooperazione di tutti gli Stati civili. Qui infatti non competizioni se non feconde, non lotta di interessi politici ed economici, ma vastità di idee ed armonia rispondenti al ritmo ampio ed armonioso del lavoro dei campi ed al grande quadro in cui esso si svolge, immutato nei secoli, quanto mutevole ad ogni cangiamento del tempo e del cielo.
      Questa Assemblea Generale, la settima dall'inizio, la terza del dopoguerra, può per importanza di argomenti all'ordine del giorno segnare una data nella storia dell'Istituto. L'assestamento delle sue basi finanziarie, la collaborazione colle associazioni libere e con i congressi, la preparazione di censimenti contemporanei della produzione agricola nei vari paesi, il miglioramento dei servizi, ed in particolare di quelli di documentazione, sono questioni che escono dall'insieme del vostro ordine del giorno con un netto rilievo di importanza non solo relativa, ma anche assoluta. Esse costituiscono un insieme tale da giustificare la frase, che ho sentito adoperare da taluno, di «momento storico» nella vita dell'Istituto. E sia di storia fausta per questa grande istituzione, per gli interessi solidali dell'agricoltura mondiale.

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