Al popolo di Catania
(11 maggio 1924)
Il Duce passò
di città in città, ovunque fervidamente accolto dalle
popolazioni siciliane e pronunciò brevi discorsi, non raccolti
dai resocontisti. L'undici maggio 1924, si trovò a Catania
ove, dal balcone del Palazzo Municipale, davanti al popolo affollato,
pronunciò il seguente discorso:
Generoso popolo di Catania!
Concittadini!
Non mi ha sorpreso il vostro
tumulto, il vostro entusiasmo, la vostra — oserei dire —
travolgente passione di Patria. Voi vedete che il sole della vostra
Isola mi ha abbronzato la faccia, perché ho voluto non
soltanto passare nelle città, ma inoltrarmi anche nelle zone
dell'interno, per vedere come vivono e come soffrono molti siciliani;
per vedere quale fosse lo stato dei paesi, delle strade, delle
campagne; ho voluto — ed era la prima volta che ciò
succedeva a un Capo di Governo italiano scendere in una miniera di
zolfo, a duecentocinquanta metri di profondità, per constatare
coi miei occhi le condizioni, non certo liete, di quei lavoratori. Ho
nello spirito una moltitudine di impressioni incancellabili.
Veramente posso dire che se io ho dato il cuore alla Sicilia, la
Sicilia, a sua volta, ha conquistato il mio cuore!
Nelle giornate di Palermo,
vibranti di entusiasmo, e di Marsala, ricca di memorie garibaldine, a
Trapani, a Girgenti solenne nei suoi templi storici, a Caltanissetta,
in tutte le altre città e nelle piccole borgate, ho sentito
salire a me l'impeto e il fremito delle moltitudini. Niente di più
commovente di vedere nelle piccole stazioni quasi un accampamento di
cavalli e di muli! Erano degli autentici contadini, dell'autentico
popolo lavoratore, non sospinto dalla forza, che mi veniva a dare il
suo consenso.
E non v'è dubbio — io
penso — che se qualcuno dei pallidi politicanti di Roma, che
non si muovono dai loro salotti dove fanno le piccole insulse
cospirazioni di dettaglio, avesse il coraggio di scendere in mezzo al
popolo, constaterebbe che mai vi fu Governo in Italia che
raccogliesse più vasta messe di consensi, di quanti non ne
raccolga il Governo fascista!
(segue...)
|