(segue) Al Consiglio Nazionale delle Corporazioni
(22 maggio 1924)
[Inizio scritto]

      Si tratta poi, o signori, di ristabilire gli equilibri. In fondo la politica non consiste che in turbamenti e in ristabilimenti successivi di equilibri. Ciò sta già facendo il Governo. Che cosa ha fatto il Governo in questi ultimi tempi? Ha alleggerito la pressione fiscale: i ferro-tranvieri hanno avuto una riduzione della ricchezza mobile; oggi abbiamo diminuito la tassa sul vino e concessa la franchigia doganale a certe macchine agricole; successivamente, man mano che la finanza dello Stato diventerà forte e resistente ad ogni eventualità, ci sarà qualche altro meditato e razionale alleggerimento del peso fiscale che permetterà alle popolazioni, che hanno accettato con alto spirito di civismo la nostra disciplina, di concedersi più vasto respiro.
      Accanto a quest'opera bisogna che il sindacalismo fascista faccia il resto; cioè, agisca per migliorare le condizioni della classe lavoratrice, perché allora si stabilizzerà, a mio avviso, un ambiente di tranquillità sociale utilissimo ai fini della proprietà dei singoli e della Nazione.
      Che cosa è questo? È andare a destra o a sinistra? Questa terminologia è semplicemente idiota: lo era prima della guerra; lo è più adesso. Vediamo infatti che c'è della gente di sinistra che fa una politica di destra e viceversa. In ogni modo il fatto di andare a destra o a sinistra non significa nulla. L'essenziale è che il sindacalismo fascista sia un elemento di miglioramento materiale e di elevazione morale della classe laboriosa italiana. Questo è il compito che voi dovete assolvere. Ci sono progetti che possono richiamare utilmente la vostra meditazione. Noi abbiamo già abbozzato un progetto di legge per rendere obbligatori i contratti di lavoro: vedo qui un ordine del giorno Ciardi che approvo, dove si parla di una magistratura del lavoro. Certamente si possono creare istituzioni che attuino sul terreno giuridico il concetto della collaborazione di classe. In fondo quel che ci divide da tutte le altre scuole è questo: che per i socialisti di tutte le gradazioni la lotta di classe è la regola, mentre per noi è l'eccezione; la collaborazione di classe per loro è l'eccezione e per noi la regola.

(segue...)