Alla Società Geografica Italiana
(29 maggio 1924)


      Il 29 maggio 1924 il Duce visitò la R. Società Geografica Italiana, che lo aveva proclamato suo membro d'onore. Al discorso del presidente della Società, on. Federzoni, Egli rispose con la seguente dichiarazione:

      Venendo oggi tra voi mi sono reso conto, meglio che io non abbia fatto sinora, che oltre alle molte istituzioni e alle numerose forze che lavorano in piena luce e si vantano di grande notorietà fra il pubblico, ve ne sono altre, meno clamorose, che vivono e agiscono quasi in una penombra, che non si fanno molto sentire, ma che tuttavia rappresentano delle forze vive della Nazione. Sta di fatto che la geografia non è stata mai molto familiare alla maggior parte degli italiani; oserei anzi dire che in Italia essa è più conosciuta da quelli che hanno messo il sacco sulle spalle e sono andati emigrando per il mondo anziché da coloro che hanno la missione di dirigere le sorti del Paese.
      Voi tutti sapete quali errori sono stati commessi, anche recentemente, che si debbono attribuire prima di tutto ad imperfetta conoscenza della geografia.
      Se la mia presenza fra voi gioverà a richiamar l'attenzione del pubblico sulla Società Geografica Italiana, se potrà accrescerne la conoscenza, ascriverò a titolo di orgoglio l'essere oggi venuto.
      Accettando il documento che mi iscrive tra i vostri soci d'onore, formulo i migliori e più fervidi auspici per il lavoro della benemerita Società e prometto che ogni qual volta la Società avrà bisogno dell'aiuto del Governo, mi troverà sempre pronto a favorirla.