(segue) La bandiera dei volontari
(4 giugno 1924)
[Inizio scritto]

      Il destino dell'umanità qui veniva deciso e Roma perseguiva il suo sogno in una linea di forza non mai disgiunta da linee di estrema saggezza. Giustamente Roma voleva fiaccare i popoli che a lei si opponevano; giustamente era severa nella condotta della guerra; ma la guerra non è uno scherzo, non è un gioco. Ma poi, quando i popoli riconoscevano la sua superiorità, essa li accoglieva nel suo grembo; li faceva cittadini della sua città; largiva loro le leggi, il diritto, che è ancora quello di oggi, o Signori! Li faceva partecipare alla sua civiltà e rispettava le loro usanze e la loro religione. Nel Pantheon c'è un altare per tutti gli iddii; anche per il dio ignoto!
      Mommsen, un tedesco, diceva che per lungo tempo gli italiani furono i parassiti della storia di Roma! Certo però è, anche se non si vuole fare un'analisi troppo dettagliata delle fusioni del sangue e di tutti i miscugli inevitabili delle razze, certo è che solo gli italiani fra tutti i popoli possono dirsi discendenti legittimi di Roma. Questo, che è un orgoglio, non deve essere un orgoglio passivo: bisogna essere degni di quella grandezza. Ma non bisogna viverci sopra. Non bisogna essere sempre voltati al passato. Dire: «Noi siamo grandi perché fummo grandi». No! Noi saremo grandi quando il passato non sarà che la nostra pedana di combattimento per andare incontro all'avvenire! Quando il passato, invece di essere un punto morto della nostra esistenza, sarà invece un impulso, un fermento di vita.
      Io consacro questa vostra bandiera con coscienza tranquilla, con animo assolutamente puro. Sono sicuro che essa, in pace od in guerra, sarà sempre il segno di raccolta per tutti i giovani animosi i quali vorranno seguire il vostro mirabile esempio. Se domani gli eventi esigeranno altri sacrifici, io sono sicuro che voi sarete ancora una volta fra i primi, che vi trascinerete dietro le forze della Nazione, in modo che, attraverso a questa concentrazione di sforzi e di sacrifici, si attingano tutte le mete e tutte le vittorie.

(segue...)