(segue) Luce, concordia e giustizia
(24 giugno 1924)
[Inizio scritto]

      Mi permetta il Senato, a questo punto, di rilevare con soddisfazione la correttezza di quei Parlamenti e Governi esteri e in particolar modo del Consiglio Nazionale Svizzero che si sono rifiutati, come le buone regole internazionali impongono, di mescolarsi in questi che sono affari interni della Nazione italiana. Tutte le nazioni, del resto, e prima e dopo la guerra, hanno traversato crisi morali, politiche, economiche, finanziarie, che sembravano mettere tutto in giuoco, perché torcevano tutte le fibre della Nazione.
      Non è dunque questione di regime, come si afferma avventatamente in Italia e altrove. E in ogni caso bisogna rendersi conto che l'attuale regime esce da una rivoluzione fatta da un Partito che aveva appena tre anni di vita e le cui formazioni improvvisate e tumultuarie non avevano permesso di esercitare i delicati controlli necessari.
      È questa che io ho chiamato alla Camera elettiva la tragedia dell'ardimento.
      Le insurrezioni, come tutti i grandi movimenti sociali, mettono insieme i buoni e i cattivi, gli asceti ed i violenti per lucro, gli idealisti e i profittatori.
      Le selezioni degli individui, secondo le loro capacità, e la loro probità, assai difficili a farsi in tempi normali, sono tanto più difficili in tempi eccezionali. Talora accade che siano provocate ed accelerate dai campanelli d'allarme di una tragedia improvvisa.
      Critiche e accuse di vario genere sono state mosse al ministero dell'Interno. Si è voluto dare l'impressione che nel palazzo del Viminale tutto fosse nefando e corrotto. Si è parlato della necessità di una disinfezione in grande stile. Anche qui le parole e i disegni sono andati al di là della realtà concreta. Al Viminale c'erano e ci sono centinaia di grandi e piccoli funzionari rispettabili, onesti, ligi assolutamente al loro dovere. I capi di questa grande Amministrazione sono al di fuori di ogni sospetto. Ed io sono convinto che con i provvedimenti già presi e da prendere, il Ministero dell'Interno sarà ricondotto alla piena normalità dei suoi organi e delle sue funzioni.

(segue...)