(segue) Difesa del Regime
(25 giugno 1924)
[Inizio scritto]
Il martedì sera fu detto
che l'on. Matteotti era stato visto da Costantino Lazzari e da altri.
Vi ripeto che se emergeranno delle responsabilità più
gravi di quelle che hanno provocato i provvedimenti in via puramente
amministrativa, tali responsabilità cadranno sui colpevoli.
Ieri sera l'organo della Santa Sede aveva un articolo abbastanza
significativo, perché quello che è avvenuto in questi
quindici giorni e che sta avvenendo ancora, non è bello, non è
neppure degno di un gran popolo.
Le cose più strampalate, le
notizie più fantastiche hanno avuto libero corso. Degli uomini
che sono veramente insospettabili venivano accusati e denunciati di
aver preso parte a questa ceka, a questa cosiddetta ceka che non
esiste. Si è detto, per esempio, che il capo della polizia
aveva dato il passaporto a Filippelli; ciò sarebbe stato
veramente enorme, delittuoso; ora si è chiarito che il
passaporto è stato dato dal signor Naldi il quale lo aveva
ricevuto dal suo chauffeur due anni fa.
Noi tutti siamo rimasti
impressionati dalla deposizione del signor Mario Gibelli che era
veramente gravissima e raccapricciante. Orbene, stamane questo
signore viene fuori a dire che la sua deposizione pubblicata dai
giornali non corrispondeva affatto alla verità.
Questo, per quello che riguarda il
lato giudiziario di questo dramma.
Ma vi è poi il lato
politico.
Si è detto, ad esempio, che
il siluramento di De Bono è stato strappato a me dal Consiglio
dei Ministri. Niente di più falso. Sono io che ho portato la
proposta di esonero del generale De Bono ed è stato il
Consiglio dei Ministri che ha modificato la proposta convertendo
l'esonero in sostituzione.
Si è detto che la nomina di
Federzoni mi è stata imposta dalla Corona. Ora io devo
dichiarare che la Corona è di un costituzionalismo perfetto.
La verità è che sino da parecchi mesi fa avevo
l'intenzione di mettere l'on. Federzoni a reggere il Ministero
dell'Interno e, in seno al recente Consiglio dei Ministri, gli ho si
può dire imposto di assumere questo ufficio.
(segue...)
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