(segue) Difesa del Regime
(25 giugno 1924)
[Inizio scritto]

      Il fatto che la Milizia resta — e su questo bisogna mettersi in mente che io sono assolutamente intransigente — non esclude che essa non debba sollecitamente essere inquadrata nelle forze armate dello Stato. Gli studi, a questo proposito, sono già avanzatissimi. C'è della buona volontà tanto da parte dello Stato Maggiore dell'Esercito quanto da parte dello Stato Maggiore della Milizia. Credo che fra qualche tempo questo problema sarà risolto in maniera soddisfacente e poiché si è sofisticato sul fatto che la Milizia non ha prestato giuramento di fedeltà al Re, pur montando regolarmente di guardia al Palazzo Reale, pur partecipando a parate in onore dei Sovrani, anche questo giuramento sarà fatto.
      Ma voi capite che tutti gli avversari puntano su quella carta per ragioni evidenti.
      Quanto allo scioglimento della Camera io domando a voi, che siete deputati e vi sentite regolarmente eletti dal popolo italiano, io domando a voi se avete intenzione di ritirarvi, di rinnegare il vostro mandato, di presentarvi dimissionari dinanzi alla Nazione, e, oserei dire, dinanzi alla vostra coscienza. E non è a dire se sia il caso in questo momento di parlare di elezioni, e non sia ipotesi che sta fra il grottesco ed il catastrofico, voler lanciare di nuovo le masse della Nazione, che hanno bisogno di tranquillità, di calma e di lavoro, in una battaglia elettorale, che, dato il momento, sarebbe piena di incognite, Quindi a tutte le richieste delle opposizioni, siano esse formulate dai Partiti nel Paese, siano esse formulate domani dai rappresentanti parlamentari di questi partiti, credo che il Governo e la maggioranza non possano rispondere che un no fermo, categorico, solenne.
      Quale è il programma futuro? L'ho già detto e lo ripeto, lo dissi in questa sede e lo ripetei alla Camera e lo espressi ancora una volta ieri al Senato. Io mi propongo di fare funzionare la Camera, il Parlamento. Ripeto, è mia intenzione di non fare più decreti-legge, perché se il Governo fa decreti-legge la Camera non ha più nulla da fare, non ha che da mettere lo spolverino; rientrare nella legalità assoluta, reprimere l'illegalismo, purificare il Partito. Come avete visto, c'è un programma del primo tempo; cioè la modificazione della compagine del Governo. C'è un programma del secondo tempo: purificazione e selezione del Partito. C'è un programma del terzo tempo: fare funzionare gli organi legislativi.

(segue...)