(segue) «Indietro non si torna»
(22 luglio 1924)
[Inizio scritto]

      Andare al popolo, insomma, specie verso quello che fu troppo a lungo dimenticato, con animo puro, senza demagogia, con cuore fraterno, per farne un elemento essenziale di solidità della Patria. E soprattutto, assoluto disinteresse, fino alla rinunzia totale. Se noi daremo questo esempio alle nuove generazioni, non v'è dubbio che il Fascismo rappresenterà un periodo importante nella storia della civiltà italiana.
      Volgendo alla fine, io devo dichiarare ad amici ed avversari, ai fascisti e agli antifascisti, non esclusi certi ambigui filofascisti che la fanno da petulanti mosche cocchiere, che «indietro non si torna».
      Se c'è qualcuno che abbia la nostalgia del tempo in cui si parlava dell'Italia come di «piccolo popolo disorientato», quel qualcuno si convinca che indietro non si torna. L'appellativo ingiurioso era giusto, poiché il disordine era dovunque: nel Governo che non governava, nelle Amministrazioni che non funzionavano, nel Parlamento che offriva triste spettacolo di sé alla Nazione, nei servizi pubblici paralizzati, nelle officine occupate, nei campi invasi, nelle città teatro di sanguinosi conflitti collettivi e di attentati che inorridivano il mondo, nelle università dove si scioperava, nelle caserme che conobbero la sedizione di Valona, nel popolo tutto inasprito, sbandato, demoralizzato.
      Il quadro del «piccolo popolo disorientato» che provocava le ironie ingiuriose dei diplomatici durante le trattative di Versailles, potrebbe caricarsi di altri colori ma non ne vale la pena, perché, se molti, non tutti gli italiani lo hanno dimenticato.
      Indietro non si torna! Quei tempi sono conclusi! È inutile fantasticare di combinazioni o trapassi ministeriali. Il Fascismo non è arrivato al potere per le vie normali. Vi arrivò marciando su Roma armata manu, con atto squisitamente insurrezionale. Se nessuno osò resistere, gli è perché si comprese che era inutile resistere al destino. Se nelle giornate insurrezionali dell'ottobre scorso non fu versato sangue — quantunque ci siano state decine di gloriosi morti — molto sangue — purissimo — venne versato nel triennio precedente.

(segue...)