(segue) Sintesi della lotta politica
(7 agosto 1924)
[Inizio scritto]

      Il giuoco dell'opposizione è di negare ogni forza di pensiero ai fascisti. Siccome durante cinque anni abbiamo dovuto prodigarci sempre in un'attività di ordine militare, o sia pure squadrista, così, salvo dei tentativi che sono avvenuti in questi ultimi tempi attraverso delle riviste, non ci siamo mai abbandonati veramente alla trattazione completa di determinati problemi. Così accade che i nostri avversari ci trattino dall'alto in basso.
      Non importa che nel Fascismo ci siano degli scienziati come Marconi, dei filosofi come Gentile, dei professori delle migliori facoltà d'Italia. Ora, se i nostri avversari fossero stati presenti alla nostra riunione, si sarebbero convinti che il Fascismo non è soltanto azione, è anche pensiero, anzi, dovendo oggi cambiare il suo fronte di battaglia, bisogna raffinare sempre più la nostra capacità di pensiero, la nostra capacità polemica ed avere non soltanto l'attacco irruento, ma anemie l'ironia ed il sarcasmo come accade talvolta nei miei discorsi.
      Poi questo Congresso è importante perché ha consolidato l'unità del Partito. Abbiamo discusso per quattro giorni in una maniera fraterna. Ci siamo sentiti veramente come fratelli, non come capi e gregari che venivano da tutte le parti d'Italia, e che venivano a stringere i vincoli di un indistruttibile cameratismo. Ciò è importante perché ha dimostrato che il Fascismo non si può distruggere. Neppure un pazzo frenetico può pensare di cancellare il Fascismo dalla storia italiana. (Grandi acclamazioni).
      Conclusione: bisogna tenersi pronti a tutte le necessità. Noi non possiamo inibirci nessuna delle possibilità future. Infine se i nostri avversari sono animati da un vero amor di Patria, essi trovano in questo ordine del giorno intransigente la possibilità di demordere dal loro atteggiamento; se viceversa i nostri avversari vogliono mettere la questione sul problema forza, agiremo di conseguenza.

(segue...)