(segue) I discorsi del cinque ottobre
(5 ottobre 1924)
[Inizio scritto]

      Camicie nere! Ho visto poco fa levare in alto i vostri moschetti nel gesto guerriero del soldato. Avere un'arma, «amore armato»: questa è ancora una grande profonda verità. Un'altra ne imparai recentemente ad Asiago: «muti e fedeli». Ma anche la vostra mi piace moltissimo. Camminiamo. Continuiamo a camminare. Non siamo stanchi. I compiti di domani ci aspettano. Noi teniamo la Nazione perché abbiamo osato quello che altri non osò mai, perché abbiamo servito in umiltà la causa della Nazione. Se abbiamo sbagliato fu la carne che ci tradì, lo spirito mai.
      — Cittadini, Camicie nere della 26a legione!
      — A chi l'Italia?
      — A chi Roma?
      — A chi il combattimento?
      — A chi la disciplina?
      (A tutte le domande la folla risponde entusiasticamente: «A noi!». Il Duce conclude):
      A tutti gli italiani devoti alla Patria!