(segue) Per il secondo anniversario della Marcia su Roma
(28 ottobre 1924)
[Inizio scritto]

      Che cosa possono davanti al nostro prorompente entusiasmo, davanti alle manifestazioni della nostra fede indomita, che cosa possono anche i piccoli e mediocri politicanti, che fantasticano su di un passato che noi abbiamo ben sepolto e che non potrà risorgere mai più?
      Legionari, Camicie Nere! Voi avete bene meritato della Nazione. Il Governo fascista, ho l'orgoglio di dirlo, ha compiuto cose nobili e grandi in mezzo a difficoltà, grandissime, obiettive, e in mezzo a difficoltà create pertinacemente giorno per giorno dai nostri avversari. Ciò malgrado io proclamo dinanzi a voi che siete depositari del mio fuoco, del nostro fuoco sacro, dinanzi a voi io ripeto che non si torna indietro.
      Innalzate i vostri gagliardetti, innalzate i vostri moschetti e gridate: «Viva il Re! Viva l'Italia!».


      Nello stesso giorno, terminata la cerimonia a Milano, il Duce andò a Pallanza, e dal balcone del Palazzo Municipale rivolse al Sindaco, ai Fascisti, al popolo adunato, le seguenti parole:

      Signor Sindaco! Cittadini! Camicie Nere!
      Sono giunto al termine di un'altra mia faticosa giornata. Tuttavia non sono stanco e desidero intrattenermi un poco con voi, prima per ringraziarvi delle vostre accoglienze, poi per il sole che mi avete fatto trovare in questo cielo bello di Lombardia. Stamane il popolo di Milano, raccolto al Parco, vide sfilare le legioni delle Camicie Nere inquadrate, perfettamente ordinate e disciplinate. Esse non da oggi hanno giurato fedeltà al Re: la loro fede giurata era precedente alla cerimonia di oggi. Ma d'ora in poi non si potrà tornare più su questo argomento: la Milizia è ora a posto con la costituzione: essa ha reso dei servizi non indifferenti alla Patria e ne potrà rendere ancora. Tutti gli italiani dovrebbero esserne orgogliosi, poiché solo l'Italia offre lo spettacolo meraviglioso di una generazione giovane che, per fede e per una dura disciplina impostasi, si sacrifica.

(segue...)