(segue) Governo e maggioranza parlamentare
(11 novembre 1924)
[Inizio scritto]
Sono infatti già in corso
di attuazione i deliberati del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre,
coi quali veniva regolata e disciplinata la questione del pane,
prescrivendo una più completa utilizzazione di tutta la parte
farinosa del grano, così da permettere la fabbricazione di un
tipo igienico e meno costoso per le classi meno abbienti. Contro gli
eccessi della speculazione sono costituite Commissioni provinciali
col compito di accertare i costi e di proporre eventualmente al
Governo le necessarie sanzioni.
Un Comitato centrale annonario, e
una Commissione di tecnici per le farine, debbono assistere e
fiancheggiare l'azione del Governo sia nell'agevolare
l'approvvigionamento del Paese e dei singoli centri per il grano e la
carne congelata, sia nello studio di misure atte a contenere gli
aumenti delle altre derrate di prima necessità.
Furono aboliti temporaneamente i
dazi doganali sulla farina di frumento, sul semolino e sulla pasta di
frumento. Fu vietata la esportazione del granturco giallo. Le
franchigie doganali deliberate sin dall'anno scorso per alcuni generi
di prima necessità — carne congelata, grassi, olii, ecc.
— hanno alleggerito di ben 80 milioni il carico dei
consumatori.
Si è poi provveduto alla
riduzione di lire 100 dell'imposta interna di fabbricazione e della
corrispondente tassa di confine sullo zucchero destinato alla
lavorazione delle frutta.
Ora che cosa si è fatto
negli altri paesi?
Le notizie che finora si hanno per
la Francia e per l'Inghilterra, non meno che per la Germania e per
l'Austria, per la Svizzera e per la Cecoslovacchia, accennano più
che altro a provvedimenti di studio confermando la difficoltà
di affrontare e risolvere con provvedimenti di Governo un problema di
indole essenzialmente economico, come quello che ha determinato
l'attuale rincaro.
(segue...)
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