(segue) Governo e maggioranza parlamentare
(11 novembre 1924)
[Inizio scritto]

      La sola Francia, per quanto mi consta, ha emanato disposizioni in materia, prescrivendo in ogni dipartimento la creazione di Comitati di commercianti, cooperative di consumatori per l'accertamento delle cause determinanti il caro-vita e per la vigilanza ed il controllo sui produttori ed intermediari; presso il Ministero di Agricoltura è stato istituito un «Ufficio dei cereali panificabili», di cui è capo il Ministro di quel dicastero, per lo studio delle questioni concernenti l'approvvigionamento del Paese in cereali panificabili indigeni ed esteri. È ora in corso di attuazione un progetto di legge per la repressione delle speculazioni illecite.
      Comunque, dichiaro che il Governo è pronto ad accogliere ed attuare tutti quei provvedimenti che la Camera e altri Enti vorranno suggerire, provvedimenti che siano in grado di attenuare il fenomeno, non escluso un aggravamento di penalità per coloro che si danno all'incetta e alla speculazione.
      In questi mesi l'attività della nostra politica estera fu particolarmente intensa.
      Mi limito alla semplice elencazione degli atti, che è abbastanza eloquente di per se stessa, e trascuro di aggiungere le convenzioni minori che sono state numerose e importanti con molti Stati.
      Addì 5 luglio è stato firmato a Roma il Patto di collaborazione cordiale fra l'Italia e la Cecoslovacchia.
      Nell'interesse della pace e desiderosi di collaborare in comune per la restaurazione economica dell'Europa, i due Paesi hanno stipulato questo importante atto, che vuole essere anche sicura garanzia del rispetto dell'ordine giuridico e politico internazionale stabilito dai Trattati di pace.
      Il 14 luglio fu stipulato a Belgrado il nuovo Trattato di commercio e navigazione fra l'Italia e lo Stato S. H. S. Esso viene a disciplinare in maniera stabile i rapporti economici e commerciali fra i due Stati, fino allora regolati in via provvisoria dalle disposizioni generali del vecchio trattato italo-serbo del 1907, ponendo le basi per lo sviluppo dei traffici reciproci e per la realizzazione, anche nel campo economico, di quei principi di cordiale cooperazione che, dal punto di vista politico, furono nello scorso gennaio solennemente affermati con il patto di amicizia fra i due Paesi.

(segue...)