(segue) Governo e maggioranza parlamentare
(11 novembre 1924)
[Inizio scritto]
Una parte della politica estera
riguarda le convenzioni internazionali d'ordine sociale. In questo
campo l'Italia — governata dal Fascismo reazionario — è
nettamente all'avanguardia. In data 9 settembre trasmettevo a Ginevra
la ratifica delle seguenti convenzioni:
1°) Convenzione relativa alla
indennità di disoccupazione in caso di naufragio;
2°) Convenzione relativa al
collocamento della gente di mare;
3°) Convenzione relativa
all'età di ammissione dei fanciulli nell'agricoltura;
4°) Convenzione relativa al
riposo settimanale negli stabilimenti industriali;
5°) Convenzione relativa
all'età minima di ammissione dei fanciulli a bordo delle navi
quali stivatori e fuochisti;
6°) Convenzione relativa
all'esame medico obbligatorio dei fanciulli ed adolescenti impiegati
a bordo delle navi.
In data 18 settembre comunicavo
alla Segreteria della Società delle Nazioni la ratifica della
convenzione votata a Washington nel 1919 che fissa ad otto ore la
giornata di lavoro.
Con questa ed altre precedenti il
numero delle convenzioni sociali ratificate dal nostro paese è
di 12. È da considerare che sino ad ora l'Inghilterra ne ha
ratificate 7, il Belgio 4, Francia e Germania nessuna.
Quanto vi ho esposto vi dimostra
che la politica estera del Governo si mantiene sulle linee direttrici
fissate sin dall'ottobre 1922 e che consistono nell'effettuare una
politica di pace, insieme con una ferma e incessante difesa degli
interessi politici, economici, morali della Nazione.
Per quanto concerne la Pubblica
Istruzione il Governo ha provveduto, con alacrità e con fede,
all'attuazione delle molteplici riforme già emanate in questo
campo. Tenendo fermo il vasto e complesso edificio già
costruito, lo abbiamo integrato con nuove disposizioni, sia
elaborando i regolamenti necessari per la compiuta e organica
disciplina di alcune materie, sia studiando e concretando alcuni
prudenti e ponderati ritocchi alle norme vigenti.
(segue...)
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