(segue) Per la riforma dell'Esercito
(2 aprile 1925)
[Inizio scritto]
A questo punto io mi domando se
sono riuscito bene ad esprimermi in questa materia. E mi domando se
non si potrebbe giungere ad un ordinamento tale che da una parte
tenesse la forza minima in un limite preciso, fissato, dal quale non
si dovrebbe discendere per qualsiasi ragione e che dall'altra parte
assicurasse una latitudine maggiore al periodo di forza massima. In
tutti i casi avremmo, ad esempio, che il minimo di 150.000 uomini non
sarebbe diminuito; nei casi migliori, in un periodo di floridezza del
bilancio o in un periodo di necessità, potremmo portare il
contingente della forza massima a cifre ben più alte e per un
periodo superiore ai sei mesi.
Orbene, a questo punto il Governo
vi dice, a mezzo mio, che è necessario riflettere.
Il Governo vi chiede il tempo
necessario per riesaminare ed approfondire il problema anche dal
punto di vista della finanza e delle condizioni della difesa.
La sosta non sarà lunga,
anche perché io intendo in questo secondo tempo di valermi,
forse attraverso la Commissione suprema di difesa, del concorso di
tutti coloro che possono dare degli utili suggerimenti sulla
questione. La sosta non sarà lunga. Se si riesce presto ad un
accordo soddisfacente, penso, nella nostra ripresa dei lavori, in
questo mese, di riportare l'ordinamento dinanzi a voi anche perché
è necessario dare un ordinamento all'Esercito. La sosta ci
darà modo di tesoreggiare i risultati di questa discussione
che è stata altissima e che io ho seguito con straordinario
interesse — era dovere del mio ufficio del resto — e di
permettere di vedere quello che si farà altrove. Ci sarà
anche modo di esaminare il problema nei suoi riguardi con la finanza
e di vedere, d'altra parte, quale piega prendano le trattative per il
patto di garanzia occidentale, perché è evidente che
dopo aver sepolto il protocollo di Ginevra, se si arriva, come è
possibile, ad una intesa di garanzia con la Germania, è
evidente che si avrà un periodo di pace assicurato. Se questo
non si ottiene, se dopo aver sepolto il protocollo si seppellisce
anche la possibilità del patto di garanzia, noi dovremo forse
prendere altre deliberazioni, perché vi confesso che allora io
sarei oltremodo pessimista negli anni immediatamente prossimi.
(segue...)
|