Ai Sindaci d'Italia
(8 giugno 1925)
Due giorni dopo,
l'otto giugno 1925, una folta rappresentanza di Sindaci d'ogni parte
d'Italia si recò al Quirinale per rendere omaggio a S. M. il
Re, in occasione del XXV anno di Regno; quindi fu ricevuta a Palazzo
Chigi dal Duce, il quale fece le seguenti dichiarazioni:
Signori Sindaci! Camicie Nere!
Vi ringrazio per questa
attestazione di simpatia e soprattutto vi ringrazio per lo spettacolo
superbo da voi offerto alla Capitale. Siete venuti in parecchie
migliaia per dimostrare colla forza visibile e tangibile del numero
che l'Italia è fascista.
Quelli che vi hanno visto sfilare
non oseranno più negare la verità che è ormai
chiara come la luce del sole. Voi sapete quello che io penso dei
Comuni fascisti: li considero come collaboratori diretti, immediati,
preziosissimi dell'opera del Governo.
Voi sapete ancora quello che io
penso e cioè che il Fascismo attraverso i Sindacati ed i
Comuni può giungere alle masse profonde del popolo italiano e
lasciare un gran solco nella storia del nostro Paese.
Lo spettacolo del vostro
entusiasmò mi conforta. Siete tutti giovani e quasi tutti
combattenti. È veramente questa la nuova classe dirigente
uscita dalle trincee e dal Fascismo. I nostri postulati stanno
realizzandosi e si realizzeranno in pieno.
Andremo diritti per la nostra
strada perché siamo sicuri di avere la forza con noi ed il
consenso del popolo italiano. Tornate ai vostri paesi; portate il mio
saluto fraterno a tutti i vostri amministrati e gridate loro, che il
Fascismo, consacrato dal sangue dei nostri Martiri, è invitto
e invincibile.
(segue...)
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