Sintesi della politica fascista
(18 novembre 1925)
Il giorno
seguente, nella tornata del 18 novembre 1925, furono ripresi i lavori
della Camera dei Deputati. Il Vice Presidente on. Paolucci rivolse un
saluto al Duce per il complotto sventato - quindi S. E. il Capo del
Governo pronunziò il seguente discorso:
Onorevoli Colleghi!
Quando alcuni mesi or sono noi ci
separammo in quest'aula dopo una memorabile seduta notturna, io vi
dichiarai che il Governo non avrebbe preso le vacanze. Ho l'orgoglio
di dire che non le ha prese. Dissi che il Governo avrebbe impegnato
alcune battaglie necessarie allo sviluppo e alla vita della Nazione.
Prima battaglia quella della lira. Voi sapete che questa battaglia
energicamente condotta ha già dato dei risultati altamente
apprezzati ed altri ne darà in seguito. La battaglia del grano
ha sollevato un entusiasmo indicibile in tutta Italia. Finalmente la
questione per il pagamento dei debiti ha avuto una prima ottima
soluzione nelle trattative recenti, e dico ottima soluzione perché
realmente l'accordo di Washington è soddisfacente dal punto di
vista degli interessi materiali reciproci e soddisfacentissimo dal
punto di vista morale.
Gran merito indubbiamente spetta
alla deputazione e soprattutto al capo di essa, che è un
negoziatore espertissimo ed è profondamente versato nelle
discipline finanziarie, ma il merito di questo accordo, il merito
profondo e fondamentale spetta al regime fascista che finalmente
comincia ad essere conosciuto ed apprezzato nella sua essenza in
tutti i paesi del mondo.
C'era un trattato di commercio che
interessava vivamente l'economia nazionale e dopo 11 mesi di lunghe
discussioni, di delicate discussioni, questo trattato è stato
concluso, e quel che più conta nei riflessi interni ha sanato
quel dissidio che pareva fatale fra nord e sud, fra economia
industriale ed economia agricola: alludo al trattato con la Germania.
(segue...)
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