(segue) L'art. 13 della Legge sui rapporti collettivi di lavoro
(11 dicembre 1925)
[Inizio scritto]

      Sono 28, fra decreti, disposizioni e circolari, emanati in un anno solo, per questa sola materia!
      Distinguiamo in quella che è la legislazione della Repubblica russa due grandi periodi: il primo periodo va dal 1917 al 1921; è un periodo nel quale si è imposta alla nazione russa la camicia di forza del comunismo militare e militante.
      Gli operai sono dei soldati e quindi sottoposti alla disciplina dei soldati ed hanno un salario fissato dal Governo così come i soldati hanno una cinquina fissata dal Governo, hanno cioè non dei contratti collettivi, ma un regolamento vero e proprio di disciplina. Tutti anche in questo primo periodo del comunismo militare e militante avevano anche l'obbligo di lavorare e quindi la assenza dalle officine era considerata come una diserzione vera e propria. Sorgono le commissioni paritarie nel seno delle intraprese perché evidentemente dei conflitti di interpretazione si manifestavano.
      Quando è che la legislazione russa prende un atteggiamento definito in materia?
      È al quinto congresso panrusso dei sindacati professionali che si tenne a Mosca dal 17 al 22 settembre 1922.
      Si stabilì che i conflitti futuri — diceva l'ordine del giorno — devono essere portati anzitutto avanti le commissioni paritetiche; se avanti queste commissioni l'accordo non è realizzato, dovranno essere portati avanti agli organi ufficiali dei conflitti (camere di conciliazione e tribunali di arbitrato).
      Conformandosi, poi, a questa risoluzione del quinto congresso dei sindacati, il nuovo codice del lavoro russo, entrato in vigore il 15 novembre 1922, elenca come organi di conciliazione: le commissioni paritetiche, le camere di conciliazione e i tribunali di arbitrato.
      In Russia esiste — o esisteva, perché anche là si cammina molto rapidamente — una doppia giurisdizione; da una parte commissione paritetica, camera di conciliazione e tribunale di arbitrato, e dall'altra parte le sezioni del commissariato del lavoro. La prima giurisdizione esamina le questioni di interesse, la seconda giurisdizione quelle di diritto, cioè la seconda giurisdizione giudica sulle questioni che possono sorgere dalla più o meno esatta interpretazione della legislazione sociale dello Stato russo, la prima giurisdizione — invece — si occupa delle controversie, che possono sorgere in tema di contratti collettivi del lavoro.

(segue...)