(segue) L'art. 13 della Legge sui rapporti collettivi di lavoro
(11 dicembre 1925)
[Inizio scritto]
E queste controversie sono sorte
quando nel 1921 Lenin introdusse la «nep» cioè la
nuova economia politica, con la quale demoliva tutto quello che era
stato la superstruttura e la bardatura del comunismo militare e dava
un respiro nuovo alla economia del popolo russo.
L'arbitrato è facoltativo o
obbligatorio in Russia? Questo è un punto molto interessante,
ed è singolare quel che sto per dirvi in questo momento. In
Russia l'arbitrato non è obbligatorio. Difatti, nella seconda
assemblea tenutasi nel febbraio del 1922, il principio dell'arbitrato
obbligatorio fu respinto, ma sapete perché? È molto
importante che io ve lo dica: fu respinto prima di tutto perché
era necessario attirare il capitale privato, in seguito perché
poteva essere pericoloso rendere lo Stato responsabile del risultato
di ogni controversia.
Tuttavia l'arbitrato obbligatorio
nelle controversie che sorgono fra capitale e lavoro in Russia —
perché dovete sapere che in Russia c'è capitale e
lavoro, cioè vi sono dei salariatori e dei salariati —
tuttavia — dicevo — viene imposto in questi casi: quando
in una impresa le due parti non riescono a raggiungere l'accordo a
proposito del super-arbitro; allorquando le controversie scoppiano
nella piccola industria o nelle industrie a domicilio e quando non vi
sia in esse contratto collettivo; finalmente, quando le controversie
siano di una natura così grave, da causare un danno agli
interessi economici dello Stato.
A questo punto qualcuno di voi mi
dirà: «Ma allora noi andiamo più innanzi di loro.
Essi si fermano all'arbitrato facoltativo, noi andiamo all'arbitrato
obbligatorio, alla magistratura del lavoro anche nelle industrie».
Ma voi avete visto la ragione che
ha consigliato i Soviety a mollare su questo punto del loro
programma. Lo hanno fatto per non spaventare il capitale privato
perché se il capitale privato che era già stato
scottatissimo e bruciatissimo durante il periodo del comunismo
militante, avesse avuto prospettive ancora dure ed incerte non
sarebbe andato in Russia e la nuova politica economica instaurata con
molta intelligenza e con molto senso di realtà da Lenin si
sarebbe conclusa con un clamoroso fallimento.
(segue...)
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