(segue) Difesa dell'Alto Adige
(6 febbraio 1926)
[Inizio scritto]
1°) una pace ragionevole,
degna dei grandi sacrifici e dei successi d'arme delle Potenze
Centrali;
2°) di fronte all'Italia,
confini naturali che difendano meglio il Tirolo e l'Austria ed
uniscano a questa i vecchi territori tedeschi come i Tredici ed i
Sette Comuni (Vicenza); rettificazione dei confini con estensione
dell'Austria oltre la Valle superiore dell'Adda e dell'Oglio, fino al
margine meridionale del lago di Garda (Desenzano-Peschiera) e delle
Alpi Veneto-Friulane; ed oltre a ciò larghi indennizzi di
guerra;
3°) sviluppo dell'alleanza con
l'Impero tedesco in modo da raggiungere la comunanza economica e
militare;
4°) lingua di Stato tedesca,
indirizzo di Stato tedesco, e rifiuto dell'erezione di Stati allogeni
tanto a nord quanto a sud;
5°) unità ed
indivisibilità del Tirolo da Kufstein fino alla Chiusa di
Verona; reciso diniego di ogni autonomia del terzo meridionale della
provincia, il cosiddetto Tirolo italiano;
6°) lotta inesorabile contro
l'irredentismo italiano, da una parte col proteggere e favorire i
tedeschi e dall'altra con lo sfratto di tutti gli elementi
irredentisti, affinché il Tirolo italiano torni finalmente
territorio austriaco;
7°) né amnistia, né
ritorno dei traditori italiani;
8°) incameramento delle loro
sostanze in quanto si possano mettervi su le mani ed uso delle stesse
sostanze per lenire i danni di guerra, specialmente col provvedere
alle sorti dei soldati tirolesi fedeli allo Stato (distribuzione di
poderi, creazione di case per i soldati reduci di guerra, ecc.);
9°) nomina di un tedesco alla
cattedra vescovile di Trento; educazione dei sacerdoti della diocesi
di Trento a sentimenti di amicizia per i tedeschi;
(segue...)
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