(segue) «Se avanzo, seguitemi; se indietreggio uccidetemi; se muoio, vendicatemi»
(7 aprile 1926)
[Inizio scritto]
Lo Stato fascista è il
Governo fascista, e il Capo del Governo fascista è il Capo
della rivoluzione.
Abbiamo dei compiti gravissimi,
camerati, dei compiti che, misureranno la nostra validità
morale. Mi spiego: Viviamo nello Stato fascista, abbiamo sepolto il
vecchio Stato demo-liberale: siamo cioè in uno Stato che
controlla tutte le forze che agiscono in seno alla Nazione.
Controlliamo le forze politiche, controlliamo le forze morali,
controlliamo le forze economiche, siamo quindi in pieno Stato
corporativo fascista. Il compito è grave. Noi abbiamo
innalzato un edificio potente. Il partito ha assunto una tremenda
responsabilità storica. Ora camerati, si è o non si è
fascisti, cioè si ha o non si ha il senso religioso e tragico
di questa necessità: se lo si ha, il compito diventa facile
relativamente. Allora i problemi non si presentano complicati: allora
le volontà umane soccorrono per vincere le difficoltà
obbiettive.
Insisto. Vi prego di considerare
anche che noi abbiamo vinto la nostra battaglia all'interno. Oggi noi
possiamo veramente dire che i vecchi partiti sono sgominati e il
vecchio regime è putrefatto; ma la nostra battaglia all'estero
è diventata dura e sempre più difficile, e per
circostanze obbiettive e per circostanze volontarie. Noi
rappresentiamo un principio nuovo nel mondo, noi rappresentiamo la
antitesi netta, categorica, definitiva di tutto il mondo della
democrazia, della plutocrazia, della massoneria di tutto il mondo per
dire, in una parola, degli immortali principi dell'89.
Sismondi, il grande storico,
diceva che i popoli che, in un certo momento della loro storia
prendono l'iniziativa politica, la conservano per due secoli. E,
difatti, il popolo francese, che nel 1789 prendeva la iniziativa
politica, l'ha conservata per 150 anni. Quello che nel 1789 ha fatto
il popolo francese, ha fatto oggi l'Italia fascista, che prende
l'iniziativa nel mondo, che dice una parola nuova al mondo e che
conserverà questa iniziativa.
(segue...)
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