“Noi siamo mediterranei”
(8 aprile 1926)


      Il giorno seguente, 8 aprile 1926, il Duce s'imbarcava su la R. Nave «Cavour t, ancorata a circa tre miglia da Ostia. Ivi lo raggiungeva il Direttorio del P.N.F. con i segretari federali delle Provincie d'Italia, e ad essi, prima di partire, rivolse le seguenti parole:

      Ho voluto deliberatamente che questa cerimonia avvenisse su di una nave da guerra per più motivi:
      1°) intendevo che voi rendeste omaggio alla gloriosa nostra Marina, nella quale sono fondate le migliori speranze per il futuro;
      2°) intendevo che voi prendeste familiarità con questi strumenti di guerra;
      3°) volevo che su questa nave si allargasse il vostro respiro ed il vostro spirito;
      4°) perché tornando alle vostre terre più o meno continentali dovete agire in modo che la coscienza marinara si risvegli appieno.
      Noi siamo mediterranei ed il nostro destino, senza copiare alcuno, è stato e sarà sempre sul mare.
      Per la gloriosa Marina italiana: Eja! Eja! Alalà!