(segue) Discorsi agli ufficiali
(18, 25, 29, 30 giugno - 5 e 7 luglio 1926)
[Inizio scritto]



      Pochi giorni dopo, il 25 giugno 1926, il Duce iniziava le visite alle truppe della guarnigione di Roma con una rassegna al III Artiglieria pesante, al Gruppo Artiglieria e Genio, al Corso Allievi Ufficiali. In questa occasione, dopo aver visitato la Caserma «Ferdinanda di Savoia», Egli rivolse le seguenti parole agli Ufficiali istruttori:

      Signori Ufficiali!
      La prima impressione che ho riportato da questo mio rinnovato contatto con le truppe della guarnigione di Roma è ottima.
      Ho potuto constatare che voi vi siete applicati con molto ingegno e con la necessaria diligenza al compito che vi è stato assegnato di preparare quei sottufficiali che hanno una parte abbastanza importante nell'organizzazione e nell'addestramento dell'Esercito.
      Vi prego di esprimere a questi allievi sottufficiali e a tutti i reparti che io ho passato in rassegna il mio alto compiacimento e prego voi tutti di gradire i sensi della mia simpatia di Capo del Governo, di combattente e di cittadino italiano.


      Il 29 giugno 1926, il Duce si recò a visitare la Caserma del Macao, sede del II Reggimento Cavalleria Piemonte e del XIII Artiglieria da campagna. A queste truppe si erano uniti anche i reparti del II Reggimento Bersaglieri. Dopo la visita, agli Ufficiali adunati a rapporto. Egli rivolse le seguenti parole:

      Signori Ufficiali!
      Vi esprimo e vi prego di esprimere a vostra volta a tutti i vostri dipendenti, il mio compiacimento per il modo superbo, con cui i vostri reparti sono sfilati dinanzi a me.
      So che sono in gran parte reclute, ma avevano l'aspetto di veterani. Sono anche lieto per l'ordine e la pulizia, che ho riscontrato nella breve visita ai locali di questa caserma, e sono sicuro, che anche una visita improvvisa mi darebbe la stessa impressione.

(segue...)