(segue) Discorsi agli ufficiali
(18, 25, 29, 30 giugno - 5 e 7 luglio 1926)
[Inizio scritto]
Viva il Re!
La mattina del 5
luglio 1926 il Duce passò in rivista lungo il viale della
Passeggiala Archeologica, le Legioni della M. V. S. N. dell'Urbe.
Indi, al rapporto degli Ufficiali, pronunciò le seguenti
parole:
Signori Ufficiali!
Direte alle Camicie nere che sono
contento di loro, non solo perché hanno sfilato in modo
impeccabile, ma perché ho sentito che il loro morale è
altissimo e che esse sono sempre più fiere di adempiere al
loro compito che è quello della difesa del regime fascista.
Comunicherete questo mio
compiacimento ai legionari, ed a voi voglio dire che penso, dando i
mezzi necessari, di rendere sempre più efficiente la Milizia,
dal punto di vista militare e politico.
Milizia che non può perdere
e non perderà mai il carattere col quale è nata, col
quale vive e col quale deve vincere.
Voi vedrete, che, come è
mio costume, queste parole saranno seguite, come in parte furono
precedute, dai fatti.
Non è l'ora di discorsi.
Ufficiali delle Camicie Nere: Viva
il Fascismo! A noi!
La mattina del 7
luglio, il Duce passò in rivista, nel campo di Centocelle, i
reparti dell'Aeroporto. Di fronte agli hangars, a Centocelle, furono
schierati diciotto apparecchi Ansaldo, con i loro equipaggi,
appartenenti alla XXVII e alla XII Squadriglia. Ad essi si aggiunsero
il battaglione dell'autocentro stormo-scuola di Roma è una
rappresentanza dell'Aeroscalo dirigibili di Ciampino. Al rapporto
degli Ufficiali, il Duce pronunciò le seguenti parole:
(segue...)
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