(segue) Roma antica sul mare
(5 ottobre 1926)
[Inizio scritto]

      È certo che Roma si nutriva in gran parte con quanto le veniva d'oltre mare. Ma quanti abitanti faceva Roma all'epoca dell'impero? I pareri variano: si va da un minimo di 560.000 abitanti, secondo La Malie, ad un massimo di 4 milioni secondo Lipsius. Per determinarla i criteri sono diversi. Chi fa il calcolo in base al consumo del grano, chi in base al numero delle case, chi all'area della città. Io penso che prendendo a base anche la capacità degli acquedotti e l'ampiezza dei circhi, bisogna almeno quadruplicare la cifra minima del La Malie. Sono portato ad accettare anche la cifra massima del Lipsius quando si parli dell'agglomerazione urbana di Roma. La sola Ostia contava 80.000 abitanti.
      Comunque Roma fu il centro urbano più popolato del mondo antico. Alessandria non arrivò mai al mezzo milione di anime ed Antiochia toccò le 200.000. Nei primi tempi i prodotti dell'Etruria e della Campania bastarono alla Capitale, ma poi fu col commercio marittimo che Roma provvide ai suoi rifornimenti. Prima Pozzuoli, poi Ostia furono i porti di Roma. Da Ostia, le navi risalivano il Tevere fino alla città, dove venivano scaricate sulla riva sinistra tra il Palatino e l'Aventino. Il consumo dei cereali era grande, specie dopo che Caio Gracco aveva introdotto le frumentationes come chi dicesse il prezzo politico del pane per 300.000 nullatenenti, che Giulio Cesare ridusse a 150.000 e che successivamente, diventati 200.000, ebbero una certa quantità di grano gratuitamente del tutto. È il caso di ripetere per l'ennesima volta: nihil sub sole novi.
      Riassumendo, la storia marittima di Roma antica può dividersi in tre epoche: la prima nella quale Roma subisce le talassocrazie altrui: siracusana, greca, etrusca, cartaginese. La seconda nella quale Roma lotta ed annulla la superstite supremazia cartaginese. La terza che va dal 147 a. C. a tre secoli dopo Cristo, durante la quale Roma ebbe il dominio incontrastato del Mediterraneo. Si può dunque affermare che Roma fu potente anche sul mare e che questa potenza fu il risultato di lunghi sacrifizi, di una incrollabile tenacia, di una tetragona volontà.

(segue...)