(segue) Messaggio agli Italiani per il XXVIII Ottobre
(28 ottobre 1926)
[Inizio scritto]
Nel campo degli ordinamenti
militari, il Regime Fascista ha operato profondamente colle nuove
leggi concernenti l'Esercito, la Marina e l'Aviazione; colla
creazione della Milizia Forestale; colla Premilitare assegnata
dovunque alla Milizia. Le prime aviolinee civili solcano i cieli
italiani e saranno aumentate. Non esagero, se affermo che oggi il
complesso delle forze armate della Nazione è, dal punto di
vista del morale, della disciplina, della preparazione, all'altezza
di ogni evento. Solo il Regime Fascista, che trae le sue prime
lontane e non dimenticabili origini dalle radiose giornate di maggio
e che poi fu per la guerra sino alla Vittoria, e dopo per la Vittoria
senza mutilazioni o compromessi, solo il Regime Fascista poteva
ridare anima e strumenti alle forze militari della Nazione.
Quest'opera è un merito incancellabile del Fascismo.
Nel dominio delle attività
economico-sociali della Nazione, l'opera del Fascismo è stata
innovatrice e redentrice. Merito indiscutibile del Regime Fascista è
avere dato all'Italia in tre mesi quella legge sui diritti di Autore
che gli scrittori e gli artisti attendevano da trent'anni e che li ha
posti all'avanguardia di tutte le Nazioni del mondo. Furono creati i
Consigli provinciali dell'Economia Nazionale, l'Istituto Nazionale
per le Esportazioni l'Azienda Generale Italiana Petroli, l'Ufficio
Centrale di Statistica. Egualmente da un trentennio si discuteva
sulla unificazione degli Istituti di Emissione, riforma essenziale
che il Regime ha realizzato in pochi mesi, col plauso delle stesse
regioni interessate. Così, il Regime compiva un altro passo
sulla strada della «unificazione» nazionale che oramai è
perfetta negli spiriti e negli istituti.
I lavori pubblici dovunque, ma
specialmente nel Mezzogiorno d'Italia, hanno avuto uno sviluppo
grandioso. Si lavora a sistemare, allargare, attrezzare i porti di
Genova, di Livorno, Civitavecchia, Napoli, Palermo, Catania,
Cagliari, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Fiume. Lo stimolo
marinaro ritorna. La Marina Mercantile Italiana occupa il secondo
posto nelle gerarchie europee, il quarto nelle mondiali. Dai nostri
cantieri operosi sono usciti giganti come il «Roma» e fra
poco l'«Augustus», la più grande motonave del
mondo.
(segue...)
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