(segue) Messaggio agli Italiani per il XXVIII Ottobre
(28 ottobre 1926)
[Inizio scritto]
Chiusi gli sbocchi tradizionali
dell'emigrazione italiana, il Regime ha creato il Comitato per le
migrazioni interne ed ha intensificato la sua opera nelle Colonie.
Anche qui l'attività di un solo anno di regime è
imponente. Giarabub è stata occupata senza colpo ferire; il
diretto dominio italiano in Somalia si è esteso sui sultanati
del Nord, mentre l'Oltre Giuba è stato annesso alla Somalia.
La legge sull'acquisto della
cittadinanza italiana per Rodi e isole dell'Egeo, ha reso quel
territorio parte integrante e intangibile della Patria italiana.
Lavori grandiosi sono stati compiuti o sono in corso in Tripolitania,
in Cirenaica, in Eritrea, in Somalia. Migliaia di Camicie Nere
arruolate nelle Legioni e centinaia di fascisti, come pionieri,
lavorano nelle Colonie e ne accrescono la ricchezza. Fra qualche anno
Bengasi avrà finalmente il suo porto sicuro e Massaua sarà
il primo porto del Mar Rosso.
Nelle relazioni cogli altri Stati,
il Regime Fascista ha spiegato, durante quest'anno, un'attività
incessante e feconda. Dopo avere sistemato i debiti cogli Stati Uniti
e con l'Inghilterra, l'Italia ha concluso un Trattato di Commercio e
Navigazione colla Germania, un accordo con l'Inghilterra concernente
i comuni interessi in Abissinia, un Trattato di Commercio col Siam;
un Trattato politico di amicizia e neutralità colla Spagna; un
altro Trattato politico colla Romania; un Trattato di Commercio col
Guatemala; un Trattato di amicizia collo Yemen; mentre sono
attualmente in corso altri non meno importanti negoziati di carattere
economico e politico con diversi Stati. Trascuro le Convenzioni
internazionali minori. Domando, se mai vi fu, nella storia d'Italia,
in un anno solo, altrettanta mole di lavoro compiuto. Questi sono i
fatti, veramente solenni nella loro schematica e forse arida
elencazione. Contro questi fatti invano tenta scagliarsi la criminale
o stupida e sempre impotente turba degli oppositori superstiti.
(segue...)
|