Alle Forze Armate nel “Littoriale” di Bologna
(31 ottobre 1926)
Il 31 ottobre 1926
passate in rivista tutte le forze della Milizia dell'Emilia-Romagna,
unitamente a rappresentanze dell'Esercito, della Marina e
dell'Aeronautica, nel «Littoriale»
gremito da una moltitudine calcolata a oltre cinquantamila persone,
l'onorevole Mussolini rivolse ai militi queste parole:
Ufficiali, soldati, marinai!
Camicie Nere!
Tutte le volte che le forze armate
dello Stato si serrano in ranghi nella fusione perfetta, nella
fraternità degli spiriti e nella comune identità degli
obbiettivi, il primo pensiero va a S. M. il Re, comandante supremo di
tutti gli eserciti, di tutte le armate, di tutte le milizie. Ho
voluto che la manifestazione conclusiva della quarta celebrazione
della Marcia su Roma avvenisse a Bologna, che io considero sempre,
come un tempo il quadrivio del Fascismo italiano. Volevo inoltre dare
un attestato di simpatia al quadrato, combattivo, fedelissimo
Fascismo bolognese, animato da un uomo, Leandro Arpinati, che ha
creato con la sua volontà e con la volontà del Fascismo
questo gigantesco Littoriale che raccomanda la nostra generazione per
tutti i secoli futuri.
Questa manifestazione supera per
il carattere e per il suo significato tutte le manifestazioni
precedenti; è il popolo armato che dà il consenso
pieno, entusiastico, consapevole al regime fascista, è il
popolo intero che è pronto a seguirmi dovunque.
Camicie Nere!
Il quinto anno dell'incrollabile
Regime fascista si inizia sotto gli auspici migliori. In questo anno
il Fascismo ha guadagnato in estensione, ma soprattutto in
profondità. È diventato, come lo volevo, la religione
civile di tutti gli italiani che sono degni del nome di italiani.
(segue...)
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