Agli ufficiali dopo il quarto attentato
(31 ottobre 1926)
Il 31 ottobre
1926, il Duce, rimasto impassibile di fronte al nuovo attentato,
giunse alla stazione ove erano schierati alcuni reparti di marinai,
con gli Ufficiali dell'Esercito e della Milizia. Subito chiamò
gli Ufficiali a rapporto; si formò un piccolo quadrato, in
mezzo al quale Egli pronunciò le seguenti parole:
Signori Ufficiali!
Voglio che vi giunga, prima di
partire, il mio saluto. Vedo nei vostri occhi, nel vostro portamento,
la forza necessaria a tutti gli ardimenti.
So che avete nitido il senso del
dovere. So che a voi sono affidate le giovani forze dell'Italia che
deve avere il suo primato nel mondo. A noi! Viva il Re!
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